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Vallone di Gorizia - Nad Logem m. 212
associazione culturale f. zenobi trieste

Il Nad Logem è situato nel vallone di Gorizia, ora una sua parte si trova in territorio sloveno, difatti il confine lo attraversa poco distante dalla cima, i sentieri che lo attraversano non sono segnati e la zona è poco frequentata. Per raggiungere i luoghi dell'itinerario bisogna percorrere la statale n° 55 del Vallone, da S. Giovanni di Duino/TS o in senso contrario da Gorizia, sino all'incrocio che porta al valico confinario con la Slovenia di Devetachi. Nello slargo dove si trova un monumento e una colonna che ricorda la Brig. Granatieri di Sardegna si può parcheggiare. Alla destra del parcheggio, guardando la strada statale, si imbocca una traccia di sentiero che si raccorda alla strada militare che conduce alla cima. 
  Il Nad Logem m. 212, modesta cima situata lungo il Vallone, ebbe un'importante funzione strategica per l'esercito austro-ungarico come linea di sbarramento alle spalle di Gorizia. Infatti venne fortificato con linee di trincee munite di postazioni di artiglieria e mitragliatrici. Dopo l'occupazione di Gorizia nell'agosto del 1916 il Comando Supremo dell'esercito italiano emanò le direttive per il consolidamento delle posizioni raggiunte e il successivo avanzamento verso Selo e Castagnevizza. Il Nad Logem rientrava in questi obiettivi, difatti il 12 agosto il 2° Btg. del 73° Rgt. di fanteria - Brigata Lombardia - agli ordini del magg. Ginocchio, con l'impiego di molte  bombarde e con il supporto dell'artiglieria, che allungava opportunamente il tiro, mentre le fanterie avanzavano, risalì l'altura e ne occupò il presidio difeso dal 41° Rgt. di fanteria a.u. che si ritirò  sulle linee retrostanti a circa 1 km  lasciando circa 1.400 prigionieri tra ufficiali e truppa. Si trattò di un'azione molto dinamica da parte delle truppe italiane con una perfetta coordinazione tra la truppa che assaltava le posizioni avversarie e l'appoggio dell'artiglieria che sorprese le ben approntate difese a.u. costrette ad abbandonare la posizione. Il settore di operazioni in seguito si estese verso est sul carso di Comeno-Komen nella zona di Kostnjevica-Castagnevizza e la cima del Nad Logem divenne per l'esercito italiano una postazione di artiglieria con sede anche di importanti comandi, come testimoniano i resti del villaggio costruito appena sotto la cima, mentre le sue pendici meridionali fino al Vallone accolsero numerose baraccopoli, magazzini e servizi logistici dove stanziavano le truppe in attesa di entrare in prima linea, e naturalmente anche un grande cimitero di cui rimangono ancora i resti.
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