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Vallone di Gorizia - Quote di jamiano
associazione culturale f. zenobi trieste

Sulla sinistra delle costruzioni del metanodotto imboccare una carrareccia che dopo pochi metri incontra la traccia del tubone, ben visibile anche dalle paline che ne segnano il percorso, tralasciate due deviazioni sulla destra, all’altezza di in prato ben delimitato si prende a sinistra,lo si attraversa sino ad incontrare un sentiero tagliato da un triceramento scavato nella roccia e si prosegue sempre tenendo la destra, prestando attenzione ad individuare dei bolli rossi sulla sinistra, che segnano la traccia per raggiungere la grotta Fillinger-Ricordi. Ritornando sempre con lo stesso itinerario verso le costruzioni del metanodotto, quasi alla fine si scende sulla sinistra in una grande dolina dove sul fondo si può visitare una galleria semicircolare con due uscite scavata completamente nella roccia dai reparti A.U. Usciti dalla dolina si raggiunge nuovamente il piazzale del metanodotto per proseguire in salita a sinistra lungo la traccia del tubone. Affrontato l’ultimo tratto in discesa girare a destra sull'ampia carrareccia, dopo circa 50 m. si abbandona la stessa per salire, lungo tracce poco evidenti, alla base di un valloncello. Si sale avendo come riferimento i resti di piccole costruzioni, i ruderi molto evidenti di un muro di contenimento, camminamenti e piccole caverne ricovero. Verso la fine del valloncello sulla destra troveremo gli ingressi di due caverne blindate. Sull’ingresso della caverna superiore è  rimasto ben conservato un fregio del 7° rgt. Bersaglieri. Si ritorna indietro per lo stesso percorso e si riprende la carrareccia verso destra sino a raggiungere una biforcazione da dove si prosegue sino ad un bivio che si prende a destra. Poco prima della biforcazione si possono notare sulla destra, i ruderi del muro di cinta di un cimitero A.U. Al termine della salita bisogna prestare attenzione ed imboccare sulla sinistra il sentiero C.A.I. n° 72 che porta alla cima del m.te Debeli. Imboccato il sentiero si prosegue in salita sino ad incontrare una carrareccia che si prende sulla destra, si prosegue poi verso un pilone dell’alta tensione sino ad incrociare una ben evidente linea trincerata. Si prosegue a sinistra lungo la trincea, che è molto ben evidente, sino a raggiungere i resti di un muretto con una scala d’uscita, dove è rimasta ancora visibile una scritta del 18°rgt. Bersaglieri. Si fa ora ritorno verso il pilone della linea elettrica per poi proseguire nella parte opposta del triceramento che si segue verso un secondo pilone. Se si presta attenzione prima del secondo pilone all’interno della trincea si possono rintracciare dei semplici graffiti inneggianti la pace. Giunti al secondo pilone, la trincea si biforca, bisogna prendere il ramo che scende a destra. Si scende lungo il trinceramento,  per alcuni tratti anche all’interno oppure su tracce di sentiero all’esterno, sino a rintracciare, in questo punto la trincea volge decisamente a sinistra, delle caverne blindate a poca distanza una dall’altra su una di queste è rimasta ben evidente la targa del reparto lanciafiamme tipo Herzen-Thiron. L’itinerario si conclude in questo punto il ritorno si effettua lungo il medesimo percorso dell’andata.
I.G.M. O88 Gorizia 1:50.000
m.120
abbigliamento e scarpe da trekking.
torcia elettrica per visita caverne.
primavera autunno inizio inverno
4/5 ore con visita ai manufatti di guerra 
sentieri in parte  segnati e ben evidenti
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